lunedì 7 maggio 2012

IL GRILLO PARLANTE E I PINOCCHI DELLA POLITICA

Hollande vince in Francia.
La sinistra estrema francese avanza.
La signora Le Pen fa meglio del papà.
La destra estrema greca spaventa l'Europa.
La Merkel viene ridimensionata dal partito dei Pirati.
A Genova Doria "rischia" il ballottaggio con un grillino.
A Palermo Orlando umilia il candidato delle finte primarie del centrosinistra.
Il PDL sparisce ovunque scendendo sotto la doppia cifra.
La Lega deve ricorrere a liste civetta per vincere a Verona.
Bersani dice che il centrosinistra e' in ascesa ma ignora che lui e il PD non fanno parte di quel centrosinistra.
Vendola e Di Pietro non si rendono conto di poter fare a meno del PD e rimpiangono la foto di Vasto.
Grillo spopola e chiude il suo intervento sul blog con un "ci vediamo in Parlamento": una minaccia?
Rutelli esulta per essere passato con API da 0,1% a 0,2% a livello nazionale.
Cosa lega tutto ciò? Semplice, la gente e' stanca di subire la politica e allora pensa di punirla premiando chi va contro. Ma contro cosa?
La sostanza dei fatti pero' e' un'altra: non c'è alcun progetto a lunga scadenza.
Il movimento di Grillo, di cui bisogna apprezzare comunque la voglia di partecipazione e condivisione che ha generato fra i cittadini, potrà mai essere realtà di governo?

Non possiamo affidarci al PD di Bersani in quanto per paura di sembrare troppo di sinistra non accetta di seguire una linea unitaria con SEL e IDV facendo l'occhiolino ai centristi che invece lo snobbano; il risultato e' la mancanza di una linea visibile che rassicuri l'elettorato endemico e attiri quello indeciso.
Vendola e Di Pietro continuano a fare le prime donne rinunciando così a governare: fare un passo indietro li renderebbe dei veri leader di coalizione uscendo dal ruolo di "proprietari" di liste ad personam.
Sul presunto terzo polo no comment; prima di definire una linea di governo dovrebbero riuscire a definirsi! Sono fluidi, si adeguano al contenitore. La DC, di cui si dichiarano unici eredi, invece era il contenitore.
E il PdL? Non c'è più. In attesa di un nuovo ammaliatore mediatico si lecca le ferite, figuriamoci se può pensare a governare il Paese.
In attesa che lor signori ridiano dignità alla Politica e che i cittadini si rendano conto che l'unica maniera per risolvere i guai della politica e, quindi, del Paese e' quella di tornare a FARE POLITICA, il buon Monti sogghigna consapevole del fatto di non avere concorrenti e continua a svendere il Paese agli Euromani minacciando una sua scesa diretta in politica.
Conoscere la politica per non evitarla; l'unico modo per fare una reale rivoluzione.

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Noicàttaro Migliore