giovedì 10 settembre 2009

Gli Impicci di Vanni (o IdV)



Lello partiamo dal punto all'o.d.g. del Consiglio comunale presentato dall'Italia dei Valori sulla questione rifiuti. Come mai avete portato in Consiglio una materia (la proroga del contratto per la gestione dei rifiuti) che è di competenza della Giunta?
Lello:
L'Italia dei Valori e il consigliere eletto, Vito Latrofa, ritengono che il Consiglio comunale sia il centro della politica. Tutte le decisioni che riguardano la collettività, e non riguardano la normale amministrazione, devono passare dal Consiglio Comunale. Il discorso della raccolta dei rifiuti riguarda tutti i cittadini, indipendentemente dal colore politico. Ci siamo resi conto, e non si fa fatica a notarlo, che il nostro paese non sia lindo e candido, anzi, lascia molto a desiderare. La pulizia del paese è curata solo nelle feste "comandate", del resto è molto blanda. E' scaduto l'appalto con la Ecologica Pugliese. Sappiamo della volontà del Sindaco di rinnovare la proroga. Ed inoltre, del trasferimento della compentenza sui rifiuti che farà capo non più al singolo Comune ma all'ATO BA5. Il quale annovera 21 comuni. E che questi espleti tutte le procedure per la gara per la gestione dei rifiuti in breve termine sarà difficile. L'Ecologica Pugliese, che da anni ormai raccoglie i rifiuti, prende una quota per la differenziata. La quale a Noicàttaro non ha una grossa utenza. La raccolta differenziata non si fa solo mettendo i cassonetti in quattro o cinque punti del paese. Va incentivata una politica di sensibilizzazione, cominciando dai bambini delle scuole elementari. Bambini che saranno il futuro, e forse più sensibili e predisposti degli adulti a tale pratica. Per avere tra quindici anni un Comune più pulito. Incentivando come fu fatto dall'Amministrazione di Giovanni Parisi, con la consegna delle buste, e con l'Assessore Peppino Ciavarella, istituendo una specie di gara. Il cittadino più virtuoso riceveva un premio, ad oggi potrebbe essere una riduzione sulla tassa sui rifiuti.

Partendo dalla questione denunciata da Massimo Antenore, del coinvolgimento dei giovani in politica. Come referente politico dell'IdV, come rispondi alle provocazioni di Massimo?

Lello: Massimo Antenore non ha lanciato delle provocazione. Io lo prendo come uno sfogo di un ragazzo che aveva voglia, che ha voglia di fare politica, di impegnarsi nel paese e per il paese. E ha vissuto sulla propria pelle una delusione per la mancata elezione per una manciata di voti. Sono delusioni che chiunque fa politica prima o poi vive. Magari ci fossero giovani interessati alla politica come Massimo. Però il giovane deve esserlo sia nei metodi che nelle idee. Se uno è giovane anagraficamente però politicamente vecchio, non porta nessun rinnovamento alla politica. Quello che ho notato in questa ed in altre campagne elettorali, e che il coinvolgimento dei giovani avviene solo in campagna elettorale e poi vengono scaricati. Il giovane deve perseverare, continuare a dire la sua. Il giovane deve avere degli ideali. Se poi comincia a sbraitare, a parlar male solo perchè non ha ottenuto una "poltrona", direi, forse, che non vanno via per le "poltrone" ma si avvicinano solo per le "poltrone". La politica va rinnovata nel modo di proporsi nel fare politica. Gli incarichi non sono un premio a scatola vuota. Devi lavorare per il paese, mettere a frutto concretamente quello che dici. Lì, ti scontri col sistema, colla realtà burocratica. Massimo deve continuare a fare politica con l'IdV. Sono venticinque anni che faccio politica e sono stato Assessore per soli due anni, e questo non significa essere attaccati alla "poltrona", come, spesso, qualcuno mi ha anche accusato.

Allora, veniamo alle due istanze che come Italia dei Valori presenterete al Sindaco. Di che cosa si tratta?

Lello:
La prima istanza verrà presentata perchè alcuni cittadini che abitano in piazza Umbeto I lamentano la scarsa presenza dei vigili urbani. La piazza è diventata terra di nessuno, in mano a pochi "privilegiati" (deliquenti ?, nda). Dove si fa quel che si vuole, si parcheggia dove si vuole. I vigili urbani non hanno grandi poteri per la sicurezza, per intervenire in determinate occassioni, però la loro presenza può servire da deterrente per qualcuno. La "piazza" è un pretesto per chiedere al Sindaco che i vigili urbani funzionino. Che siano presenti sul territorio. So che c'è una carenza di organico, e che per i vari turni che fanno, non possono coprire fisicamente tutto il territorio; ma non è che li si veda tanto in giro. Devono cercare di fare il loro dovere. Non solo le multe, che può essere un accanimento contro il povero cittadino. Devono controllare, chi va in giro senza casco, i motorini che impennano, chi senza autorizzazione vende derrate alimentari senza le licenze, le dovute norme igienico-sanitarie. Vogliamo che i vigili urbani facciano i vigili urbani. Perchè sappiamo che alcuni di loro fanno anche altro: gestiscono coopoerative, ad esempio. Accedono agli uffici comunali, magari anche senza divisa. Sappiamo che la maggior parte di loro fanno il loro dovere ma vogliamo una presenza maggiore nei punti caldi del paese: piazza Umberto I, fuori dalle scuole, etc. Devono essere sempre presenti.
La seconda istanza è più specifica. Nell'ultima settimana abbiamo tutti vissuto una "grossa" manifestazione per il paese: Noicàttaro Expo. Maninfestazione svoltasi nel Palazzetto dello Sport dopo un anno sabatico, chissà perchè? Sorgono...ad un partito politico che sta in Amministrazione, abbiamo un Assessore (Enzo Iovele, nda) a cui devo dare atto, non perchè è dell'IdV, della costante presenza. Tutti i giorni, dalle 8 alle 14. Lavora ed è sempre a disposizione dei cittadini. Ritorniamo all'Expo. Come partito guardiamo gli interessi della gente, del paese, no gli interessi della "mia" bottega, personali. Ci sono sorte alcune piccole domande, alcune piccole osservazioni. Dal sito apprendiamo che nel comitato organizzatore ci sono alcuni amministratori. (Assessore Giacomo Latrofa (Primavera in movimento/Lavoro e Società) e il consigliere Antonio Tripolon
i (Lavoro e Società), nda). Non vorrei essere un dipietrista di quelli che vanno di moda ora, che parlano solo di conflitto d'interessi...buon senso vorrebbe che uno si dimetesse da una delle due cariche quando ci potrebbe essere un velato conflitto d'interessi...in questo caso c'è...vogliamo porre alcune domande al Sindaco in nome della chiarezza e della trasparenza, senza voler accusare nessuno. Le domande: A quanto ammonta il contributo pubblico? Se per l'utilizzo del Palazzetto dello Sport, sono state richieste e ci sono le autorizzazioni sanitarie e dei vigili del fuoco? Se è stato versato, dagli organizzatori, un contributo come per l'utilizzo dello stabile? L'energia elettrica consumata da chi è stata pagata? Tasse di affissione e spese di tipografie, da chi sono state pagate? Il Comune, credo di non sbagliare, non può erogare contributi a società con fini di lucro...se gli espositori hanno pagato qualcosa per esporre all'interno dell'Expo...se queste cose dovessero essere vere, deve esserci un bilancio reso pubblico da parte degli organizzatori. Il Comune deve motivare l'erogazione dicendoci quali vantaggi ne ha tratto il paese. In chusura, una domanda che potrà sembrarvi stupida, come mai l'anno scorso non si è fatto?

L'intervista a Lello Sansonetti, come referente politico dell'Italia dei Valori, getta un po' di luce sulle premesse con cui nasce questa nuova Amministrazione. Ammesso che: come le strade di Noja, anche i suoi cittadini/amministratori non sono così "lindi e candidi". Forse più di uno nasconde qualche scheletro nell'armadio. Oggi (9 settembre 2009) ho assistito al terzo consiglio comunale. Dirvi che alcune cose mi sono sembrate alquanto ilari, è un eufemismo. Sentir dire dal Sindaco che dietro l'Expo non c'è conflitto di interessi, dimostrato dal fatto che alcuni Assessori si siano astenuti (sono più di uno gli Assessori coinvolti?) dalla votazione della delibera di Giunta in merito, credo, al patrocinio con contributo dato all'Expo, ritenendo addirittura superfluo porla in quei termini, chiamando in causa il Conflitto dei conflitti, quello di Mr. B o l'utilizzatore finale o Presidente pedopornomafioso, mi sembra questo, cioè sottovalutarne la portata, esagerato. Anche per un solo euro di soldi pubblici se serve ad arricchire un privato, vale la pena, di citare il conflitto d'interessi. Ma comprendo la fatica del Sindaco di parlarne o sentirlo nominare vista la sua appartenenza politica al PD. Questa è un'altra storia. Ritorniamo nella nostra isola felice (?) nojana. Sempre dal Consiglio comunale, apprendo che gli otto consiglieri di minoranza hanno fatto un esposto alla Procura della Repubblica, in merito all'agibilità che il Palazzetto dello Sport non ha per lo svolgimento dei pubblici spettacoli e quindi, tout court, l'inadeguatezza di ospitare (perchè la fanno notare solo ora?) la quarta edizione di Noicàttaro Expo. Attendiamo la controrisposta del Sindaco. Si è vaneggiato tanto. Sono andato via, ad un certo punto. Sono ritornato. Diversi punti sono stati rinviati al prossimo consiglio che si terrà ad ottobre. Restiamo in attesa, con trepidazione.



martedì 8 settembre 2009

Molto rumore per nulla (o La fiera della vanità)


Nelle scorse sere, girando per l'Expo, mi chiedevo quale fosse il fine di questa manifestazione giunta alla sua quarta edizione. Un insieme di stand(s) che promuovono aziende del - nostro - territorio e non. Una fiera dell'inutilità per la nostra economia locale o meglio lucrosa solo per l'economia individuale di qualcuno. A cosa serve una manifestazione del genere, se tra le altre cose non viene nemmeno dato il giusto valore all'artigianato locale, ai prodotti tipici del nostro territorio, non si sa. E se non si coglie l'occassione della festa o della fiera della vanità per parlare, fare dibattito, mi chiedo perchè continuare a patrocinarla a livello pubblico (i privati possono fare quel che vogliono). In un Palazzetto dello Sport, malconcio e privo di aria condizionata, dove basta fermarsi cinque minuti che grondi di sudore, non riesco, nel mio limitatissimo spazio contenente la mia materia grigia quel po' che mamma - natura - mi ha dato, a coglierne l'utilità, non economica s'intende, sociale. Consumare, che sia lo spettacolo o i - meravigliosi - panzerotti di Bacco, rimane l'unica forma ad oggi per socializzare, incontrarsi. Lancio, agli organizzatori una proposta che già ai miei occhi risulta, alquanto, bislacca, sarà che va di moda parlare di bio, perchè non un Bio-Expo-Bio. Il bio ante per pesare meno sull'ambiente, magari con un'autoproduzione dell'energia elettrica cosumata, il bio post per promuovere un consumismo diverso, più incline alla salvaguardia dell'ambiente. Magari da stimolo alle giovani esperienze. Si potrebbe vincolare l'adesione al Bio-Expo-Bio, solo ad imprenditori con un'età max di 35-40 anni, con idee nuove, che possono realmente diversificare l'offerta e non propinare la solita solfa. E poi riservare un'angolo al nostro paese, promuovendone il turismo, magari, anche, coinvolgendo le associazioni locali. Così per chiudere in bellezza, dopo cotanta banalità (per inciso la mia), che questa manifestazione abbia tra i suoi promotori e fautori: un Assessore e un Consigliere comunale - trattasi, forse, di conflitto d'interessi - è solo uno dei soliti modus operandi tutto in salsa nojana, oh pardon, italiana(?).